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Cronaca

Bancarotta e riciclaggio, misure cautelari e sequestro da un milione di euro per imprenditore catanese

di Alessandro Fragalà -





Bancarotta fraudolenta, bancarotta documentale e autoriciclaggio: sono le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza ad eseguire misure cautelari nei confronti di Michele Boccaccio.

Le indagini, hanno riguardato il fallimento della società “COMUNICANDO s.r.l.” di Catania, attiva nella produzione di software e dichiarata fallita dal tribunale nel 2020. Dalle investigazioni preliminari, è emerso che Boccaccio, in qualità di amministratore della COMUNICANDO S.r.l., avrebbe effettuato una serie di operazioni distrattive e dissipative del patrimonio aziendale mentre la società accumulava ingenti debiti fiscali e perdite significative. In particolare, l’indagato avrebbe trasferito i principali asset di COMUNICANDO S.r.l. a due nuove imprese, “THE CLOUD S.a.s.” e “ROBBIE S.a.s.”, mediante operazioni di conferimento di rami d’azienda. Le quote di queste nuove società erano inizialmente detenute dall’indagato per l’80% (pari a 40.000 euro ciascuna) e dalla stessa COMUNICANDO S.r.l. per il restante 20% (pari a 10.000 euro ciascuna). 

Queste operazioni avrebbero causato una perdita patrimoniale per COMUNICANDO di 815.000 euro a fronte di una partecipazione minima di 10.000 euro per ciascuna delle due nuove società. Successivamente, le quote detenute da COMUNICANDO in “THE CLOUD” e “ROBBIE” sarebbero state cedute a un familiare di Michele Boccaccio, recidendo formalmente i legami tra la fallita e le due nuove società, e dissimulando la provenienza illecita dei rami d’azienda. Tramite questi passaggi l’indagato avrebbe reintrodotto nel circuito legale i rami d’azienda di provenienza criminosa, configurando il reato di autoriciclaggio. Inoltre, è stata riscontrata l’erogazione di finanziamenti da parte di COMUNICANDO alle nuove imprese per un totale di 110.000 euro, mai restituiti. Questa operazione, priva di reale vantaggio economico per l’azienda è stata effettuata prima della cessione delle quote delle due nuove società al familiare di Boccaccio. 

Si tratta di condotte che, insieme alle irregolarità nella contabilità che impedivano la ricostruzione del patrimonio e del volume d’affari, e alla continuazione dell’attività economica senza i presupposti per la continuità aziendale, hanno aggravato il dissesto della società fino a un patrimonio netto negativo di oltre 4,5 milioni di euro. Disposto il sequestro preventivo dei beni aziendali di “THE CLOUD” e “ROBBIE”, nonché di denaro, beni e altre utilità delle stesse società e dell’indagato per un totale di 925.000 euro.