Autonomia Differenziata. Raccolte a Sciacca 823 firme a sostegno del referendum
Alla campagna di raccolta firme per sostenere il referendum finalizzato ad abrogare la legge n. 86/2024, cosiddetta Legge Calderoli, sull’autonomia regionale differenziata, arriva un significativo contributo anche dal Comitato Referendario di Sciacca che, questa mattina, ha consegnato le 823 firme cartacee raccolte, al segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino.
E’ il frutto di un intenso lavoro andato avanti per tutta l’estate con diverse iniziative e punti raccolta istituiti nelle piazze e nei luoghi nevralgici della città, occasioni in cui il Comitato Refenderario di Sciacca ha invitato a sostenere, con la firma, il referendum abrogativo della legge Calderoli. Una legge – affermano dal Comitato saccense – che, se non sarà abrogata, accrescerà i divari territoriali fra regioni del nord e regioni del sud, Sicilia in primo luogo, con enormi e gravi ripercussioni soprattutto nell’erogazione di servizi essenziali, come la Sanità.
“Anche il territorio di Sciacca potrebbe pagarne le conseguenze – evidenzia il Comitato – dove, se già oggi assistiamo al depotenziamento dell’Ospedale, con l’attuazione della legge sull’autonomia regionale differenziata, la struttura sanitaria potrebbe rischiare la totale soppressione, solo per fare un esempio”.
Il Comitato di Sciacca si dice soddisfatto della risposta a sostegno dell’iniziativa referendaria per l’abrogazione della legge n. 86/2024, contenente “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, approvata dalla maggioranza parlamentare che sostiene il Governo Meloni. Ma è opportuno – precisano – che si superi ampiamente il numero delle 500.000 firme, necessario all’indizione del referendum dopo il vaglio di ammissibilità della Corte Costituzionale.
Le 823 firme raccolte a Sciacca si integrano alle 152 mila firme raccolte a livello regionale. In tutta la Sicilia sono 100 mila le persone che hanno sottoscritto su carta il quesito referendario e oltre 50 mila quelle che hanno scelto la procedura on line.
Lunedì gli scatoloni contenenti le schede partiranno per Roma – informa il comitato promotore regionale, composto da sindacati, associazioni, comitati, partiti politici – per essere consegnate al comitato promotore nazionale che, a sua volta, le consegnerà il 27 settembre, assieme a quelle raccolte in tutto il Paese, alla Corte di Cassazione.
Grande soddisfazione viene espressa dal Comitato Referendario Regionale per quello che viene ritenuto “un risultato eccezionale”, frutto dell’impegno profuso da sindacati, associazioni, partiti e mondo religioso, pur nel periodo delle vacanze estive.
“Dietro c’è un lungo lavoro che ha impegnato centinaia di volontari e la risposta dei siciliani non si è fatta attendere – aggiunge il comitato – e dimostra come in Sicilia è, ormai, chiara e diffusa la consapevolezza dei danni che produrrà l’autonomia differenziata al Mezzogiorno e all’Isola, precludendone le possibilità di sviluppo, ma anche all’intero Paese”.
Adesso – conclude la nota stampa del comitato – la battaglia continua: quella per il raggiungimento del quorum e la vittoria del si, nella consapevolezza che i siciliani che hanno già espresso chiaramente la loro posizione non si tireranno indietro neanche questa volta. Nelle prossime settimane verranno stabiliti i nuovi percorsi della campagna referendaria per allargare ulteriormente la partecipazione.