Autonomia differenziata. Musumeci: “Richiesta Zaia precoce, spero non sia provocazione politica”
Il presidente veneto Luca Zaia chiede subito al governo Meloni l’attuazione dell’autonomia differenziata in nove delle ventitré materie, quelle non subordinate ai livelli essenziali delle prestazioni. “Noi saremo disposti a gemellarci subito con una Regione del Sud, e a testare assieme questa autonomia, perché veramente la sfida è questa. Facciamo in modo che se ne vadano le diseguaglianze”, dichiara Zaia.
Alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni Zaia chiede di “aggiungere, per una prima indagine dei più complessi profili di attribuzione” anche le materie “Lep” oggetto della pre-intesa del 2018: Politiche del lavoro, Istruzione, Salute, Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
“Premetto che da siciliano sono autonomista fino al midollo anche se in Sicilia l’autonomia non l’abbiamo usata come opportunità ma soltanto come un privilegio. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti perché chi doveva controllare da Roma non lo ha fatto. Ciò premesso, io sono per l’autonomia differenziata a patto che si mettano le regioni svantaggiate nelle condizioni di partire tutti dalla stessa linea. La richiesta che fa il Presidente Zaia mi sembra assolutamente precoce. In linea di principio può farlo sulle materie che sono state richieste e indicate dalla stampa. Ma c’è un problema di opportunità e la politica deve obbedire anche alla regola non scritta della opportunità. Spero non sia una provocazione politica”. Lo ha detto il ministro della protezione civile Nello Musumeci su Sky Tg24.
”In questo momento nelle regioni del mezzogiorno d’Italia permangono delle perplessità, anche all’interno della coalizione di governo. Chiederei a Zaia di accelerare, invece, insieme con noi governo il processo che deve portare alla individuazione dei Lep, che costituiscono una garanzia per quelle regioni che essendo svantaggiate guardano con diffidenza alla concreta applicazione della riforma – dice Musumeci – se noi riuscissimo ad accelerare come prevede la legge per individuazione dei lep con criteri stabiliti, possiamo anche consentire, per le deleghe non legate ai livelli essenziali delle prestazioni, di poterle affidare alle regioni. Non è detto che tutte le regioni debbano usare l’autonomia differenziata. La richiesta di Zaia è legittima, se non è una provocazione politica e cominciamo a lavorare sulla individuazione dei lep che costituiscono il presupposto per potere dire ‘la riforma c’è e può partire”.