Scatta l’archiviazione per la mostra milionaria a Cannes: nessun reato nell’incarico triennale da 3,7 milioni di euro
Cala il sipario giudiziario sul cosiddetto “caso Cannes”. La maxi-mostra della Regione Siciliana organizzata sulla Croisette non avrà strascichi penali: il gip di Palermo, Patrizia Ferro, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta, ritenendo le prove acquisite non sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio.
Archiviazione per tutti gli indagati
A uscire indenni dal procedimento sono i dirigenti regionali che firmarono la convenzione con la società lussemburghese Absolute Blue, incaricata di organizzare la mostra. Nessun processo dunque per Lucia Di Fatta, all’epoca dirigente generale del Dipartimento Turismo, per Calogero Franco Fazio, dirigente che siglò il contratto triennale da 3,7 milioni di euro, e per Nicola Tarantino, responsabile della Sicilia Film Commission che promosse l’evento.
Gli indagati erano difesi dagli avvocati Giuseppe Gerbino e Massimo Motisi. Secondo il gip, le ipotesi di falso e turbativa d’asta non hanno trovato riscontro: Absolute Blue ha dimostrato di essere concessionaria esclusiva degli spazi e la scelta di puntare sulla vetrina di Cannes resta una questione politica e amministrativa, non penale.
La revoca in autotutela della Regione
Già nel 2024 il Tar Sicilia aveva confermato la legittimità della revoca in autotutela disposta dall’assessorato al Turismo, su input del presidente della Regione Renato Schifani e previo parere dell’Avvocatura generale. La decisione aveva messo in sicurezza l’ente da conseguenze amministrative, svuotando alla radice anche il profilo penale.
Un esito atteso
L’archiviazione, dunque, era considerata probabile: anche la Procura europea (EPPO) aveva evidenziato la difficoltà di configurare reati, trasmettendo a Palermo parte degli atti per i filoni paralleli.
Gli altri fronti ancora aperti
Dal “caso Cannes” si sono diramate altre inchieste:
- il filone sulla presunta corruzione all’Ars, che coinvolge il presidente Gaetano Galvagno e il suo entourage;
- l’indagine sul cosiddetto “sistema Turismo”, che vede tra i protagonisti l’assessore Elvira Amata, ascoltata nei giorni scorsi dai pm dopo la notifica dell’avviso di conclusione indagini.
Su questi fronti la Procura dovrà formulare le proprie richieste, lasciando poi al gip l’ultima parola.