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Attualità

Antonio Presti: “Difendo l’arte. La Candelora è in buone mani”

di Elisa Petrillo -





“Il sapere è libertà, l’ignoranza schiavitù”: un concetto profondo ed universale che racconta il maestro Antonio Presti, poeta dell’arte e della bellezza, che venerdì prossimo nella corte del palazzo degli Elefanti di Catania, sarà insignito del prestigioso riconoscimento della Candelora d’oro, in occasione delle festività in onore di S. Agata. Simbolo di eccellenza e dedizione, viene conferito a personalità che hanno stretto un legame profondo con la città e hanno promosso la sua crescita in vari ambiti. La vita e il lavoro di Antonio Presti incarnano una romantica missione: trasformare il paesaggio e le comunità attraverso l’arte, come un giardiniere che semina fiori di cultura in un campo urbano.

Come un artista che dipinge la realtà con i colori dell’immaginazione, Presti usa la sua passione e le sue risorse per creare bellezza in luoghi inaspettati, come il quartiere catanese di Librino, con la porta della Bellezza donata dal mecenate e dalla Fondazione Fiumara d’Arte nel 2009 e di recente nel 2023, quella delle Farfalle, donando nuova vita a spazi trascurati e cuori dimenticati. La sua opera è un invito all’amore per l’arte, un inno alla speranza e alla trasformazione, che fiorisce nel cuore della Sicilia e oltre. La Fiumara d’Arte, un museo all’aperto situato nel comprensorio di Tusa, che conta nove opere di artisti di fama mondiale, è stato uno dei progetti più rinomati, che hanno trasformato un’intera area in un centro di arte contemporanea a cielo aperto, attirando visitatori e appassionati da tutto il mondo. “Che valore ha per lei questo riconoscimento? “La Candelora che io ricevo la restituisco alla gente di Librino, non è un premio per me, ma per tutto il quartiere e l’impegno che negli anni ha dimostrato di avere tutta la comunità”. In che modo l’arte può influenzare la crescita sociale e civica nelle comunità urbane? “In questo particolare momento storico diventa necessario educare alla bellezza e alla conoscenza, perché in questa sorta di dittatura dell’ignoranza siamo un po’ sottomessi e i giovani soprattutto vivono senza sogni, anestetizzati dalla tecnologia. Quando l’arte entra nel sociale e nella vita restituisce la visione della bellezza ed è questo il compito dell’artista, restituire questa visione”.

Ha mostrato un’attenzione speciale per le scuole creando arte ed eventi significativi. Come vede il ruolo delle istituzioni educative nella sua missione di diffondere arte, cultura e legalità? “Educando alla conoscenza la comunità trova nella democrazia il bene comune del sapere che è libertà mentre l’ignoranza è schiavitù. Andare nelle scuole elementari e medie fare una mostra, dipingere un quadro, educando appunto alla bellezza è una necessità”. Quali sono state le sfide e i momenti più gratificanti nel suo percorso artistico? “Il cammino si fa camminando e se camminano e ringraziamo e non rivendichiamo ci sarà sempre il senso della bellezza. Io non ho una latitudine nel lavoro ma amo sempre seminare e i figli per un padre sono tutti belli ed uguali. In 40 anni ho sempre seminato costantemente. Lo spirito ha bisogno di seminare per seminare”. Dopo la Candelora d’oro, sarà impegnato in qualche altra iniziativa? “L’1 febbraio con tutti i bambini delle scuole di Librino ci incontreremo per un momento di arte e bellezza alla Porta delle Farfalle dalle 9:30 alle 13:00 e poi sarò impegnato a completare il museo di Librino, con un lavoro di fotografia e scultura, processi educativi per la gente del quartiere di Librino che ha creato bellezza e non riscatto”. La 27esima cerimonia di conferimento della Candelora d’oro vedrà la presenza di autorità civili, religiose e militari. Subito dopo la consegna del riconoscimento, il sindaco Enrico Trantino e l’Arcivescovo metropolita di Catania monsignor Luigi Renna, nell’atrio d’ingresso del Municipio, procederanno alla rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa Patrona Agata, cui seguirà l’omaggio floreale a Sant’Agata dei vigili del fuoco sul prospetto della Cattedrale.