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Alessandro Minutella: “Io scomunicato da un Papa che non riconosco”

di Redazione -





“Un usurpatore”, “un gesuita massone”, “tutti lo sanno che non è il Papa ma nessuno fa niente”. Sono le parole contro Papa Francesco, in una omelia, di don Ramon Guidetti, parroco a San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno, il 31 dicembre. Il sacerdote ricordava così la morte di Joseph Ratzinger che “non ha mai rinunciato al munus petrino”,. E’ stato scomunicato dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti. “Sono sereno e tranquillo, stupito della velocità con cui la ghigliottina ha tagliato la sua ennesima testa”, ha detto dopo tre giorni in una trasmissione, a Radio Domina Nostra, condotta da Alessandro Minutella, il sacerdote di Palermo, scomunicato nel 2018, proprio per avere attaccato Papa Francesco. Alessandro Minutella, viene ritenuto il ‘capo’ di un gruppetto di sacerdoti italiani che non riconoscono Papa Francesco.
Don Alessandro, lei vede similitudini con quanto le accadde e la vicenda di Don Ramon?
Vicende sovrapponibili. Don Ramon si è aggregato al sodalizio da me fondato un anno e mezzo fa. Siamo in otto, quattro italiani e stranieri di Germania, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Il nostro sodalizio che propugna la sana dottrina cattolica che vive il totale smarrimento dei suoi dogmi, attraverso l’operato di Francesco (che non chiama mai Papa), come dimostrano la benedizione delle coppie gay e irregolari, facendo crollare una tradizione bimillenaria della chiesa di Roma. Noi esistiamo per difendere il deposito della Fede, usurpata e impedita.
Quanta amarezza le provoca, a distanza di quasi 6 anni, quello che le successe?
Ho subito una condanna ingiusta, senza equo processo come codice di diritto canonico vorrebbe. Ho subito un abuso del potere sacro. E ho amarezza. Ma era tutto previsto perché su quel trono, non siede un papa ma una persona dall’atteggiamento dittatoriale. Lo sapevo che dicendo la verità, l’avrei pagata. Ma l’ho fatto con la mia fierezza cristiana e sacerdotale
Don Ramon ha detto nella trasmissione condotta da lei, che ‘la chiesa è tiranna’. E’ davvero così?
Certo che è così. Non è la chiesa cattolica. Si stanno avverando le profezie, il terzo segreto di Fatima. Le visioni di Papa Ratzinger. Una tirannia nei fatti e nelle scelte che nulla a che vedere con la chiesa vera e riconosciuta
Papa Francesco è stato definito da Don Ramon ‘usurpatore’, ‘gesuita massone’.
Concordo; anzi e’ stato abbastanza tenero. Attua un programma che non è il Vangelo. Si assoggetta al nuovo ordine mondiale. Lo ha dimostrato nel sinodo. Le mie non sono affermazioni casuali e non è un’interpretazione banale e fanatica. Sono due volte dottore in Teologia e vedo un falso profeta e una chiesa che viene venduta ai poteri forti.
Ha mai avuto ripensamenti su quanto detto nel 2018 che poi portò alla sua scomunica?
Ripensamenti si. Ma non nel merito ma come senso di coscienza. Più che ripensamenti ho vissuto dei travagli interiori, nel delicato terreno di coscienza. Faccio violenza a me stesso ripensando ma sapevo guardare oltre e andare avanti. Mai però sui contenuti.
Come sta oggi la chiesa di Roma? E’ davvero spaccata in due?
Non si tratta di spaccatura. Ciò che resta è liquefatto. E’ l’evaporazione del cristianesimo come dice il filosofo Diego Fusaro. E’ incapace di trasmettere lo spirito. E’ sclerotizzata. E Bergoglio la conduce al declino. Noi e altri, siamo i cattolici che non si sono piegati
Perchè Benedetto XVI è, per voi, il vero Papa?
Lui, ha subito un ostracismo mediatico ed è stato costretto alle dimissioni per pressioni internazionali. A non potere esercitare. Impossibile governare in Vaticano. Così ha consegnato il ministerium, il trono, le strutture ma nella sua declaratio del febbraio 2013, non ha rinunciato al munus.
E’ rimasto in Vaticano, si è vestito di bianco e quando è stato interpellato su chi fosse il Papa ha risposto “Il Papa è uno solo”. Ma non ha detto chi…