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Attualità

Al via la prima campagna scavi nella villa romana di Contrada Durreli

di Elisa Petrillo -





Ha preso ufficialmente il via ieri mattina, lunedì 3 giugno, la prima campagna di scavi presso la Villa romana di contrada Durrueli. Questo ambizioso progetto è condotto dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, in collaborazione con gli istituti di Scienze del Patrimonio Culturale (sede di Catania) e di Studi sul Mediterraneo Antico di Napoli, e con il supporto del Parco Archeologico della Valle dei Templi, sotto la direzione di Roberto Sciarratta.

Situata a pochi chilometri da Agrigento, la Villa romana rappresenta un sito archeologico di straordinaria importanza, delimitato a sud dal litorale marino e a est dalle vestigia del fiume Cottone. Scoperta nel 1907 durante i lavori di costruzione dei binari ferroviari, la villa fu inizialmente esplorata da Antonino Salinas, che portò alla luce sei ambienti con pavimenti a mosaico. Le indagini ripresero solo nel 1979, grazie a una squadra dell’Università di Tsukuba, diretta da Masanori Aoyagi, che tra il 1979 e il 1983 riuscì a mettere in luce il peristilio, alcuni ambienti nel settore meridionale, due settori termali e un lungo muraglione parallelo alla linea di costa.

L’obiettivo dell’attuale campagna è quello di chiarire la natura, la struttura e le funzioni della villa. Le indagini stratigrafiche previste in vari settori del complesso residenziale mirano a definire aspetti finora poco chiari della struttura, situata a pochi passi dal mare e dalla suggestiva Scala dei Turchi.

Il team multidisciplinare, guidato da Daniele Malfitana, ordinario di metodologia della ricerca archeologica e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Catania, e da Maria Serena Rizzo, funzionaria archeologa del Parco agrigentino, include Antonino Mazzaglia (CNR-ISPC, Catania) e Stefania Pafumi (ISMed, Napoli). Inoltre, giovani ricercatori del progetto PNRR – Changes, oltre venti allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia e studenti del corso di laurea magistrale in Archeologia, parteciperanno attivamente agli scavi, alloggiando presso strutture pubbliche messe a disposizione dal Comune di Realmonte, grazie alla collaborazione della sindaca Santina Lattuca.

La campagna di scavi non sarà solo un’importante occasione di formazione per studenti e ricercatori, ma anche un’opportunità di conoscenza per le comunità locali e i turisti che durante l’estate affollano la zona. Il cantiere di scavo sarà aperto al pubblico, consentendo di visitare un sito di grande valore storico e culturale. Questa iniziativa potrebbe costituire la premessa per un programma di valorizzazione del territorio, unendo alle bellezze naturali della zona la scoperta di contesti culturali di straordinario interesse, finora poco conosciuti rispetto ai grandi attrattori turistici.