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Ambiente

Agrivoltaico: la prospettiva futura tra innovazione e sostenibilità

di Elisa Petrillo -





Integrazione tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile, delineando nuovi orizzonti per l’economia e l’ecologia della Sicilia. Si è parlato di questo durante il convegno sull’agrivoltaico, promosso dal Gruppo Altea e che si è svolto alle Ciminiere di Catania. La discussione ha toccato gli aspetti normativi e di pianificazione, con l’impegno dell’Assessorato all’Energia, rappresentato da Giuseppe Compagnone, nel facilitare l’iter autorizzativo e pianificare le connessioni alla rete, in collaborazione con Terna e in linea con le direttive del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec). Il CEO di Gruppo Altea, Stefano Finocchiaro, ha sottolineato l’importanza dell’agrivoltaico per la regione, evidenziando come questa innovazione possa essere una leva per lo sviluppo economico, oltre che un modello di sostenibilità. “La visione è chiara: oltrepassare la semplice produzione energetica per abbracciare un approccio che valorizzi la terra e promuova un equilibrio tra le esigenze agricole e quelle energetiche”. Il convegno ha visto la partecipazione di anche dell’ assessore Regionale per il Territorio e l’Ambiente, Elena Pagana che ha rimarcato come l’agrivoltaico rappresenti una concretezza nell’evoluzione della tutela ambientale, unendo la produzione di energia pulita alla conservazione delle tradizioni agricole. Ignazio Mannino, dell’assessorato Regionale dell’Agricoltura, ha enfatizzato l’integrazione come percorso verso lo sviluppo sostenibile, sottolineando l’importanza di non sacrificare la vocazione agricola della Sicilia. Il convegno ha offerto anche spunti concreti, come il successo dell’impianto di Mazara del Vallo, descritto da Cristina Brandozzi di Engie Energies Italia, che rappresenta il più grande parco agrivoltaico d’Italia, esemplificando le potenzialità di questo modello. Vincenzo Romeo di Confagricoltura Catania ha evidenziato come la Sicilia, grazie alla sua abbondanza di sole, possa diventare un hub di energia pulita, con un occhio al traguardo del 2030 per la riduzione della dipendenza da fonti fossili. L’incontro moderato da Rosario Faraci, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi di Catania, ha visto la partecipazione di illustri ospiti tra cui Andrea Guzzardi, assessore comunale all’Agricoltura, Rosario Fresta, Presidente Ance Catania, Enrico Catania, vice presidente Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Catania, Veronica Leone, presidente vicario facente funzione O.A.P.P.C.C.T. (Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Catania), Agatino Spoto Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di Catania, Nicolò Marcello Vitale, presidente Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Catania. Ad intervenire anche Cristina Brandozzi, Business Origination Manager Gbu Renewables Italy Engie Energies Italia che ha parlato dell’impianto di Mazara del Vallo, il più grande parco agrivoltaico d’Italia tracciando un bilancio più che positivo ad un anno dall’entrata in esercizio. Federico Mandolini – Gse, Responsabile della funzione procedure competitive e Bandi Pnrr – Direzione fonti rinnovabili che è intervenuto al convegno da remoto, Alessandro D’Emilio, Presidente del corso di studio in pianificazione e sostenibilità ambientale del territorio e del paesaggio, dipartimento Di3a, Unict, Giuseppe Messina, consigliere segretario O.A.P.P.C. Catania, Salvo Scuto, referente regionale tavolo Cdo Energia.Per quanto riguarda il quadro normativo con un decreto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta puntando ad incentivare la realizzazione entro il 30 giugno 2026 di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’agrivoltaico come innovazione produttiva e come strumento di sostenibilità territoriale, che apre nuove prospettive per il futuro energetico e agricolo della Sicilia, dimostrando come l’integrazione e la cooperazione possano guidare verso un futuro più verde e prospero.