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Aerolinee Siciliane: lieto fine o capriccio per imprenditori locali?

di Redazione -





di CESARE PLUCHINO
Dopo le esperienze di Air Sicilia e di Wind Jet tocca ora ad Aerolinee Siciliane, l’ennesima compagnia aerea che vuole andare incontro alle specifiche esigenze delle isole siciliane. La società, che si basa sempre sul know-how, e le competenze di Luigi Crispino, padre dell’aviazione civile siciliana, ha rinnovato i quadri societari, intenzionata a proseguire l’esperienza imprenditoriale. Protagonista territoriale di questa nuova esperienza è anche Ragusa perché Presidente del Consiglio di Sorveglianza è l’imprenditore Leonardo Licitra, già Presidente di Confindustria Ragusa. La Società ha deliberato un aumento di capitale di due milioni di euro, al quale potranno partecipare imprese e cittadini siciliani, l’obiettivo è quello di coinvolgere fino a mille nuovi soci individuali. È la prima compagnia ad azionariato diffuso e alta responsabilità sociale e totalmente siciliana per tutelare l’isola e i suoi cittadini, per sostenere Pil e occupazione. Obiettivo è quello di creare 400 posizioni di lavoro diretto e qualificato e altre 600 posizioni nell’indotto entro i primi tre anni di attività, ma anche possibilità di lavoro per i giovani, rottura dell’oligopolio anticoncorrenziale che marginalizza l’estrema periferia d’Europa, ritmi più alti di crescita del turismo e delle attività produttive, un guadagno fino a 13 milioni di euro al giorno in più che si perdono per mancanza di concorrenza. Il sogno di una compagnia di bandiera siciliana, in passato, è stato sconfitto da fattori esterni, da barriere istituzionali e non di mercato. Con L’azionariato diffuso la nuova iniziativa sarà difesa da quei fattori e barriere istituzionali. Aerolinee Siciliane avrà hangar per la manutenzione, uffici, centri di addestramento, spazi operativi, parità di condizioni economiche e gestionali tra vettori esterni e vettori locali. C’è stato un incontro sabato 25 maggio a Ragusa per presentare il programma operativo fissato per la primavera 2025. Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza Leonardo Licitra ha dichiarato che “il programma è stato reso ancora più convincente grazie alla grande pressione della domanda di voli da e per la Sicilia. Significa che avevamo ragione prima a pensare che occorre far arrivare sul mercato una compagnia aerea siciliana, perché profittevole e soprattutto necessaria per le esigenze strutturali di sviluppo”. L’appuntamento, rivolto agli imprenditori e alla città, non ha riscontrato una massiccia partecipazione, considerato anche che si trattava di una fase di ascolto. Purtuttavia c’era un parterre di pubblico qualificato e interessato, l’onorevole Campo, il sindaco di Ragusa, Cassì, il Presidente del Consiglio comunale Ilardo, gli assessori Giuffrida e Massari, Preside e docenti dell’istituto Aeronautico di Ragusa e alcuni azionisti. Per il Consiglio di amministrazione della società è intervenuto Claudio Melchiorre, tra i fondatori di Aerolinee Siciliane: “La nostra impresa è un impegno coordinato, serio e tecnico delle migliori intelligenze e dei migliori manager aeronautici d’Italia. Sappiamo che l’impresa avrà successo, ma quel che importa è che si interrompa l’idea che sia una società appannaggio di pochi. Chi vuole, può essere proprietario della sua compagnia aerea siciliana. Riteniamo che sia la società di tutti quelli che credono che i siciliani possano usare il pronome ‘noi’ e non il ‘voi’ di chi aspetta le risposte senza alcun impegno. Questa impresa comunitaria e per azioni è comunque l’idea dei siciliani che non credono ai sogni, ma alla realtà delle azioni concrete”. Nei programmi, Aerolinee Siciliane dovrebbe avviare le attività con due vettori e a regime, dopo 18 mesi, dovrebbe poter contare su nove aerei e uno di scorta. Il marchingegno complesso della società e delle procedure di attivazione possono suscitare qualche perplessità, da fonti assai attendibili c’è la certezza che ci sono solo persone affidabili, competenti, che possono dare ampie garanzie. Un elemento che qualifica la società è la presenza di Leonardo Licitra, componente della famiglia che, all’inizio degli anni ’70 diede vita alla Società Sole e Sabbia di Sicilia. La famiglia Licitra fu protagonista dell’idea e della costruzione del villaggio vacanze di Kamarina, quella che resta, una delle iniziative imprenditoriali private più fulgide della storia della città e forse dell’isola. È questo che fa ben sperare per Aerolinee Siciliane e aiuta ad allontanare i dubbi sui possibili ostacoli e resistenze da superare, del Comune di Comiso per quanto riguarda la concessione degli spazi per la parte del settore manutenzioni, non secondario nel corpo dell’iniziativa, e della gestione SAC che potrebbe intravedere elementi concorrenziali con l’aeroporto di Catania, ma c’è da dire che sia la gestione SAC come pure la governance della stessa non sono destinate a essere eterne.