Autonomia Differenziata, Mpa: “Chiederemo profonde correzioni a una legge che non convince”
Autonomia si, autonomia no. Autonomia differenziata si, ma con qualche modifica. Il dibattito è più acceso che mai in Italia.
C’è il fronte del si, il fronte del no assoluto e il fronte del si, ma parliamone perché qualcosa va limita. Tra questi c’è anche il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo che il termine autonomia lo porta nel nome e, dunque, per storia, all’autonomia ci tiene.
A intervenire nel dibattito, per il movimento siciliano è l’ex sindaco di Enna, Francesco Colianni: “L’autonomia per il Mpa è un valore, ma certamente non quella che spacca un paese in due, portando ad un nord sempre più ricco ed un sud sempre più povero. La riforma del 2001, ad opera del centrosinistra, rappresentò un vero e proprio fallimento con un accavallamento di competenze tra Stato e regioni che risultò fortemente nocivo per l’amministrazione della cosa pubblica”.
L’esponente autonomista spiega anche dettagliatamente i motivi delle perplessità: “Oggi senza i Lep (livelli essenziali di prestazione) assisteremo ad una vera e propria secessione da parte di quella classe politica del nord del paese che non guarda di buon occhio il sud e che teorizza di abbandonarlo al suo destino. In questo senso ci muoveremo per difendere il popolo siciliano e per tutelare la vera autonomia, che da un lato serve a responsabilizzare le regioni, e dall’altro a mantenere l’integrità e l’equilibrio economico e sociale dell’Italia intera”. Dai motivi ai movimenti o meglio alle azioni che gli autonomisti siciliani intendono intraprendere: “Abbiamo deciso – conclude Colianni – di iniziare una fase di mobilitazione che partirà da Enna con un incontro operativo di diversi amministratori locali per chiedere profonde correzioni ad una legge che non ci convince affatto”.