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Skunk e cocaina sequestrati tra Catania e Ragusa

di Alessandro Fragalà -





I finanzieri di Catania hanno arrestato due persone, padre e figlio, sorprese con 20 kg di marijuana skunk nella propria abitazione. Lo skunk è una varietà di cannabis con un alto contenuto di principio attivo e un forte odore, da cui il suo nome inglese che significa “puzzola”. Dopo aver notato attività sospette vicino a un’abitazione nel quartiere San Cristoforo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria etneo hanno osservato il luogo e trovato prove chiare dell’uso della struttura per lo stoccaggio della droga. Durante una perquisizione, sono stati trovati 5 sacchi contenenti 20 kg di marijuana skunk, insieme a una bilancia di precisione, una macchina per il confezionamento sottovuoto e materiale da imballaggio. Si stima che il valore della droga confiscata sarebbe stato tra i 120.000 e i 150.000 euro. Da un sequestro ad un altro: in questo caso di sei chili di cocaina. Protagonisti due coniugi fermati dalla polizia stradale di Ragusa e dalla squadra mobile iblea a un posto di blocco nel territorio di Chiaramonte Gulfi, nei pressi di contrada Dicchiara. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre un milione di euro. Il furgone Iveco cassonato sul quale viaggiavano, che proveniva dalla Statale 514 Catania-Ragusa, alla vista della pattuglia ha fatto inversione di marcia repentinamente cercando di reimmettersi sulla strada statale e accelerando nel tentativo di eludere il controllo. A questo punto è scattato l’inseguimento e il furgone è stato bloccato poco dopo e trasportato in questura per una verifica più accurata. La successiva perquisizione ha portato alla scoperta della droga nascosta all’interno della sbarra di ferro a cornice del cassone: in tutto sei panetti termosaldati di cocaina del peso complessivo di 6,7 chili. I panetti erano intrisi di una sostanza grassa dal forte odore di
mentolo per eludere eventuali controlli delle unità cinofile di polizia.