Le “Pillole” per difendere i cittadini dalle truffe online
C’è il pensionato che ha perso tutta la liquidazione investendo i suoi risparmi nel trading online, ma in quello falso. Ci sono le false telefonate di persone che si spacciano per agenti della polizia postale e che chiedono alle vittime dati sensibili sui conti correnti; ci sono i numeri delle truffe online nel 2024 che, in appena due mesi, hanno ampiamente superato la media dell’anno precedente. C’è tutto questo e molto altro alla base dell’iniziativa Pillole di informazione presentata oggi in questura dal questore di Catania, Giuseppe Bellassai e dal dirigente della polizia postale Marcello La bella. Una serie di messaggi audio verranno diffusi all’aeroporto di Catania, negli autobus dell’Amts e nei treni della metropolitana. “Sono pillole di informazione – spiega Marcello La Bella, dirigente della Polizia Postale per la Sicilia orientale – si tratta di brevi messaggi audio per avvertire i cittadini. Messaggi molto brevi che durano meno di un minuto, ma che però danno delle indicazioni, dei flash. Una sorta di invito, quantomeno a porsi delle domande. Domande a cui una risposta la possiamo noi della Polizia Postale”. Come spiegato da La Bella anche nel territorio della provincia di Catania si è registrata una significativa crescita di frodi e di violazione di dati con l’utilizzo di sofisticate tecniche di ingegneria sociale, sempre più variegate e fantasiose, indispensabili per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate, senza le quali sarebbe impossibile realizzare la maggior parte dei reati telematici. “Abbiamo avuto – prosegue Marcello La Bella- una linea in ascesa delle vittime di falso trading, di falsi investimenti online, di truffe online, di furto di dati. L’obiettivo è di rendere i cittadini maggiormente consapevoli, spiegando a cosa stare attenti, fornendo dei piccoli esempi delle truffe maggiormente perpetrate e, soprattutto, a chi rivolgersi nel caso in cui si dovesse rimanere vittima di queste trappole della rete”. Gli effetti dell’utilizzo massivo di tali modalità, funzionali alla consumazione di reati di natura patrimoniale, possono essere drammatici e devastanti per i singoli utenti o per gli investitori, con riverberi negativi anche per le piccole e medie imprese, spesso costrette a subire ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente quantificabili. Per queste considerazioni è quanto mai necessario intensificare la prevenzione rendendo i cittadini più consapevoli sulle modalità sempre più innovative di frodi on-line, invitandoli a consultare il sito della Polizia Postale www.commissariatodips.it o telefonare al Centro Operativo Sicurezza Cibernetica. Il senso dell’iniziativa presentata è proprio questo e per metterla in pratica la Polizia postale si servirà dei mezzi di trasporto e dei luoghi di partenza di quest’ultimi. Mezzi di trasporto ed aree pubbliche, dunque, saranno i luoghi in cui gli utenti ascolteranno queste “pillole di informazione” utili per tutelare la privacy dei loro account, proteggersi dal phishing e dal falso trading on-line, se è vero che I fenomeni criminali perpetrati nello spazio cibernetico sono in sensibile aumento. Partner dell’iniziativa e presenti alla conferenza di presentazione, quindi, l’amministratore delegato di Amts, Giacomo Bellavia, il direttore generale di Fce-Metropolitana, Salvatore Fiore, e Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, la società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania. “Le istituzioni ci sono sempre – spiega Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac – noi come aeroporto, ma anche i rappresentati di Amts e Fce, siamo coinvolti perché questi messaggi saranno trasmessi nelle nostre strutture e nei nostri mezzi. In aeroporto così come in autobus o in metropolitana. Si tratta di un messaggio importante con cui anche noi cerchiamo di dare un segnale chiaro. Lavoriamo sempre a fianco dello Stato per dare informazioni ai cittadini su un tema che purtroppo è sempre più attuale e sempre più pressante, ovvero quello delle truffe che ormai spadroneggiano su Internet. La speranza è che in questo modo vengano maggiormente prese in considerazione dalla cittadinanza”.