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Attualità

Catania, il lungomare pubblico chiuso da un cancello privato

di Elisa Petrillo -





Il lungomare di Catania, specificatamente nella zona di Caito vicino a Piazza Europa, si trova oggi di fronte a una questione che solleva dubbi e perplessità tra i cittadini e le autorità locali.
Un cancello, costruito da un privato in risposta agli eventi calamitosi causati dal ciclone mediterraneo Helios tra l’8 e l’11 febbraio 2023, blocca l’accesso a uno degli scorci più suggestivi della scogliera catanese.
Questa misura, originariamente concepita come una risposta temporanea ai problemi di manutenzione e alla mancanza di interventi adeguati per la messa in sicurezza, sembra ora destinata a diventare una soluzione a lungo termine.
La scelta dell’installazione del cancello è stata approvata dal Dirigente della Struttura Territoriale dell’Ambiente di Catania, che ha concesso alla ditta MEC Auto di Rossi Pietro&Co, gestore del Porto Rossi, l’autorizzazione a procedere.
Sebbene l’intento fosse quello di garantire la sicurezza pubblica, la situazione ha sollevato questioni importanti riguardo l’efficacia e l’equità delle misure adottate.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio e Graziano Bonaccorsi, hanno espresso forte preoccupazione per questa scelta, interrogando il consiglio comunale sulla legittimità e sulla durata di tale provvedimento. “La presenza di un cancello, pensato come soluzione temporanea alla sicurezza, sta in realtà privando i cittadini dell’accesso a un’area di grande valore paesaggistico, negando di fatto la possibilità di godere liberamente di spazi pubblici marittimi,” hanno affermato i consiglieri. “La mancanza di una chiara delimitazione tra la corsia considerata sicura e quella interdetta –continuano – come evidenziato da un sopralluogo effettuato l’11 ottobre 2023, aggiunge ulteriori interrogativi sulla gestione della sicurezza in quest’area.
Inoltre, l’evento politico “Sicilia Mare Nostrum” tenutosi il 15 luglio 2023 nel Porto Rossi ha messo in luce una possibile disparità nell’applicazione delle norme di sicurezza, alimentando il dibattito sull’equità dell’accesso alle zone costiere”. “A questo punto la domanda sorge spontanea – sottolineano i consiglieri – come mai le regole di sicurezza valgono solo per alcuni e non per tutti? Pare che si sia una disparità nell’applicazione delle regole di sicurezza.
La presenza del cancello, sebbene intesa come misura di sicurezza temporanea, priva i cittadini di un’area di elevato valore paesaggistico e di una via di passeggio in riva al mare, alimentando la percezione di un accesso negato al mare stesso”.
Questa vicenda ci appare paradossale. Specie di fronte ad una mancata posizione dell’amministrazione comunale in quanto l’area è anche competenza comunale.
“Abbiamo chiesto al Sindaco quali passi siano stati fatti per restituire questo spazio ai catanesi e se siano state avviate interlocuzioni con la Regione – sottolinea il consigliere Bonaccorsi – per i lavori di messa in sicurezza dell’area, unica soluzione reale all’ingiusta chiusura del tratto di lungomare.
Non dobbiamo fare i forti con i deboli quando togliamo manichini in via Manzoni o cerchiamo abusivi al viale Rapisarda o Corso Indipendenza dobbiamo essere forti sempre. Se hanno deciso di chiudere l’accesso a porti e al mare noi siamo pronti a fare un’altra battaglia come per Ognina”