Catania si candida a capitale del micro-chip made in Italy
“Catania può diventare il polo produttivo più significativo in Europa, tra i più avanzati sul piano tecnologico per la tecnologia green: con questo importante investimento dell’Enel, 3Sun in breve tempo diventerà il primo stabilimento europeo sul fotovoltaico con accanto l’altro significativo insediamento di STMicroelectronics nel campo del digitale. Avremo così in Sicilia il polo più avanzato sulle tecnologie del futuro”. Le parole e in questo caso la promessa sono del ministro Adolfo Urso, il luogo da cui sono state pronunciate è quello che, ultimamente, è molto frequentato dagli stati generali della politica italiana, ovvero la Giga Factory 3Sun di Enel a Catania. Dopo la visita del 3 febbraio della premier Giorgia Meloni, ieri è stato il turno del ministro delle imprese e del Made in Italy, accompagnato anche dal governatore siciliano Renato Schifani. E non si tratta solo di una semplice passerella. Verso la Sicilia e in particolare verso Catania, in questo momento storico, c’è grande interesse. E Catania non può che essere lieta perché la città, che viene dagli anni del dissesto economico seguiti da quelli della pandemia da Covid, ha urgente bisogno di una spinta economica per evitare che il disagio sociale, oggettivo, prenda una piega che, senza essere terroristi, potremmo definire spaventosa. Il sito di 3Sun è in fase di costruzione avanzata per la realizzazione del progetto Tango, accordo di finanziamento agevolato a fondo perduto firmato ad aprile 2022 da Enel Green Power e commissione Europea. Prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di moduli fotovoltaici sostenibili e ad alte prestazioni, che porterà la fabbrica di pannelli solari 3Sun, che aveva una capacità produttiva annua di pannelli per 200 MW, in una Gigafactory entro la fine del 2024 con capacità produttiva annua di 3GW, pari a circa 15mila moduli solari al giorno, diventando il più grande impianto europeo per la produzione di celle e moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni. I tre nuovi moduli che saranno prodotti dalla fine del 2024 utilizzeranno tecnologia 3Sun Core-H, che abbina al silicio cristallino strati di silicio amorfo per massimizzare la capacità di estrarre energia dalla luce incidente, rendendo i moduli solari più efficienti, resistenti e competitivi, oltre che adatti a diversi tipi di uso ed esigenze. Ma non solo: Urso ha anche annunciato come, nelle prossime settimane, verrà approvato un piano di transizione chiamato 5.0 che prevede un investimento di quasi 13 miliardi nei prossimi due anni, per rendere le imprese italiane più competitive nel settore digitale e in quello della tecnologia green. “Il piano – ha detto il ministro in visita alla 3Sun- prevede che le imprese italiane che vogliono digitalizzarsi con la nuova tecnologia dei chip e dei semi conduttori e che vogliono essere più efficienti sul piano energetico attraverso impianti di energie rinnovabili ai fini del proprio autoconsumo industriale, possono utilizzare queste risorse e nel caso in cui avessero tutte e due direttrici possono giungere al 40% di credito fiscale”. Insomma un cauto ottimismo in generale per la nazione e in particolare per la Sicilia e Catania come conferma anche chi Catania, l’ha guidata fino a poco tempo fa, l’ex primo cittadino e adesso senatore, Salvo Pogliese: “Per Catania la fabbrica di Enel Green Power rappresenta un’imprescindibile occasione di sviluppo economico con importanti ricadute occupazionali; saranno, infatti, oltre 1.000 le nuove assunzioni entro il 2024 con un investimento complessivo di 500 milioni di euro. Un risultato possibile, come hanno evidenziato il ministro Adolfo Urso e il Ceo di Enel Flavio Cattaneo, grazie alla velocizzazione delle pratiche burocratiche-amministrative attuata durante la mia amministrazione, con Enrico Trantino assessore all’Urbanistica, che ha consentito di risparmiare molti mesi rispetto alla tempistica media di queste operazioni. Infatti, si è passati dagli oltre 10 mesi che necessitavano, fino a qualche anno prima, per queste procedure a un iter velocizzato di soli 45 giorni per tutte le autorizzazioni”