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Cronaca

Furto di alimenti a Catania: prodotti rubati rivenduti sui social, tre arresti

di Andrea Scarso -





CATANIA – Un articolato sistema si celava dietro il furto di alimenti a Catania, con successiva rivendita sui social network a prezzi stracciati, è stato smascherato dalla Polizia di Stato. Tre uomini sono finiti in manette con l’accusa, a vario titolo, di furto e ricettazione in concorso. L’operazione ha portato alla luce un traffico illecito che andava avanti da settimane, sfruttando le falle nei controlli delle consegne su gomma.

Scoperti mentre scaricavano merce rubata

I fatti si sono verificati nella zona industriale del capoluogo etneo, dove gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti dopo una segnalazione decisiva del personale di vigilanza privata “The Guardian”. Gli addetti alla sicurezza hanno notato movimenti sospetti all’interno di un box di un mercato e hanno immediatamente allertato la sala operativa della Questura.

All’arrivo delle volanti, i poliziotti hanno sorpreso i tre uomini mentre stavano scaricando un ingente quantitativo di merce risultata rubata.

Il meccanismo del traffico illecito

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, due catanesi di 33 e 41 anni avrebbero avuto il ruolo di ricettatori, mentre il terzo arrestato, un autotrasportatore di 49 anni originario di Vittoria e residente a Misterbianco, sarebbe il responsabile materiale del furto.

L’uomo, alla guida di un tir, da circa due mesi avrebbe sottratto parte dei prodotti alimentari trasportati durante le consegne, effettuando soste non autorizzate a Catania. Qui scaricava la merce – tra cui pasta, riso, tonno, biscotti, pesto e prodotti per la pulizia della casa – all’interno del box, dove i due complici provvedevano a rivenderla online a circa metà del prezzo di mercato.

Per evitare sospetti, gli imballaggi venivano richiusi con cura prima che il camion riprendesse regolarmente il viaggio verso le destinazioni previste. In cambio, l’autotrasportatore riceveva una somma di denaro in contanti.

Le misure cautelari

Dopo la convalida degli arresti, il giudice ha disposto per tutti e tre la misura cautelare dell’obbligo di dimora, con la prescrizione di rimanere nelle rispettive abitazioni durante le ore notturne.

L’operazione rappresenta un duro colpo ai traffici illegali legati alla vendita di merce rubata sul web e conferma l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e istituti di vigilanza privata nel contrasto ai reati predatori.