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Economia

Etna Sky, il sogno (ritrovato) di volare siciliano: la nuova compagnia di Manlio Messina

di Bianca Giunta -





Il nome evoca la potenza del vulcano e l’ambizione di guardare in alto: Etna Sky. È la nuova compagnia aerea annunciata da Manlio Messina, deputato catanese ed ex assessore regionale al Turismo, che con un post sui social ha svelato il progetto: «È stata fondata la società Etna Sky, frutto di una cordata di imprenditori al momento riservata».

Un messaggio, quello pubblicato su Facebook, che ha immediatamente acceso la curiosità e, in molti casi, anche una certa nostalgia per le passate avventure del volo “made in Sicily”. Messina, che si definisce “socio fondatore”, racconta di aver lavorato per mesi per riunire un gruppo di investitori — «in gran parte siciliani», precisa — ma con una visione nazionale e internazionale.

«Quante volte avete detto: “i biglietti costano troppo”? A breve potrete smettere di dirlo e cominciare a volare siciliano», scrive Messina. «Una compagnia aerea con quotazioni competitive e prezzi speciali per i nostri conterranei. Se siete stanchi di pagare un Catania-Milano quanto un Milano-New York, preparatevi a volare Etna Sky». L’ex esponente di Fratelli d’Italia — oggi nel Gruppo Misto dopo la rottura con il partito — parla di un’operazione “avviata da tempo” e conferma che l’iter di autorizzazione all’Enac è già partito. I primi voli, promette, potrebbero decollare entro l’estate.

Una nuova scommessa nel cielo di Sicilia

La nascita di Etna Sky riaccende una lunga tradizione di sogni (e fallimenti) legati al volo siciliano. Dai pionieri di Air Sicilia nel 1994 — fondata da Luigi Crispino e Antonio Carrotta — fino all’epopea di Wind Jet, la compagnia di Antonino Pulvirenti che nel 2008 divenne la prima low cost italiana prima di crollare sotto il peso della crisi.

Messina: “Un progetto identitario, non politico”

Dietro Etna Sky non ci sarebbe, almeno secondo Messina, alcun retropensiero politico. Eppure la mossa arriva in un momento delicato per l’ex assessore, protagonista di un allontanamento rumoroso da Fratelli d’Italia e in rotta con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, travolto in questi giorni dalle accuse di corruzione e peculato. L’iniziativa imprenditoriale appare dunque anche come un tentativo di rilancio personale e di radicamento nel territorio. «Non si tratta di un’operazione politica – precisa – ma di un progetto economico concreto che punta a dare ai siciliani la possibilità di viaggiare a costi più equi».

L’orizzonte

Resta da capire se Etna Sky sarà un sogno che si solleva in volo o una delle tante mete mai raggiunte. Ma in un tempo in cui la politica siciliana arranca tra inchieste e mozioni di sfiducia, il progetto di Manlio Messina riporta almeno un’idea: quella che, forse, sognare non è ancora vietato.