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Corteo “No Ponte” a Messina, “Stop a devastazione e spreco risorse”. Schlein “Progetto sbagliato e dannoso”

di Italpress -




MESSINA (ITALPRESS) – Sfidando la pioggia, migliaia di cittadini, associazioni e movimenti sono partiti da piazza Castronovo per il corteo No Ponte, diretto verso piazza Duomo. In apertura le parole dei comitati, seguiti dai rappresentanti nazionali di associazioni, partiti e sindacati, tra cui Elly Schlein, Angelo Bonelli, la senatrice M5S Barbara Floridia e il dirigente Cgil Luigi Giove. Gli organizzatori parlano di “100 organizzazioni in piazza” contro il progetto del Ponte sullo Stretto, definito “una devastazione del territorio” e uno spreco di risorse pubbliche. La recente pubblicazione delle motivazioni della Corte dei conti, sottolineano, ha rafforzato le speranze di chi da anni si oppone all’opera.

“Il progetto del Ponte sullo Stretto è sbagliato e dannoso dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Le motivazioni della Corte dei Conti parlano chiaro: violazioni delle direttive europee, mancanza di valutazioni su salute e sicurezza, modifica sostanziale dell’appalto senza nuova gara e assenza del parere della Commissione Europea”. Lo ha dichiarato la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, sottolineando come queste criticità richiedano l’immediato stop del governo guidato da Giorgia Meloni. “Siamo al fianco dei cittadini che da sempre si sono opposti a questo progetto”.

“Oggi è una giornata importante”, dichiara il parlamentare Angelo Bonelli. “I cittadini di Messina, della Sicilia e della Calabria scendono in piazza perché la Corte dei Conti ù un organo costituzionale ha dichiarato illegittima la delibera del governo che impegnava 14 miliardi di euro dello Stato per un’opera concepita nel 1997: una follia”. Bonelli sottolinea che “questi soldi devono essere destinati ai siciliani e calabresi: per ferrovie inesistenti, per depuratori, per lavoro e investimenti cioè ciò che il governo non ha fatto”. L’esponente di AVS accusa il governo di voler forzare una delibera “che violava non solo la normativa nazionale ma anche le direttive ambientali europee”, presentando “documenti evidentemente non veritieri”, come ha stabilito la Corte dei Conti. “È un “no” avverte Bonelli non a un’infrastruttura in generale, ma a un progetto illegittimo, pensato per regalare soldi pubblici ai privati, senza gara europea, senza un progetto adeguato alle nuove conoscenze scientifiche. E nonostante il fatto che il pilone previsto insiste su una faglia sismica attiva, veniva liquidato con un “non c’è problema”“, ironizza. Bonelli chiede che i 14 miliardi vengano dirottati su infrastrutture reali e utili nel Sud, e afferma che “meno male che la Corte dei Conti grazie anche ai nostri esposti ha fermato tutto: non si possono spendere soldi pubblici violando le leggi europee e nazionali”.

– Foto xr6/Italpress –
(ITALPRESS)