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Truffa sui bonus edilizi a Modica: quattro arresti e sequestro da cinque milioni

di Federico Conti -





Bonus edilizi: indagine e arresti

Una nuova truffa sui bonus edilizi a Modica scuote il territorio ibleo. Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari e oltre cinque milioni di euro in crediti fiscali sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, che ha smascherato un sofisticato sistema fraudolento legato ai principali incentivi per la riqualificazione degli immobili: Bonus Facciate, Superbonus 110% e Bonus Ristrutturazione. Secondo gli investigatori, i lavori sarebbero stati dichiarati solo sulla carta o completati in minima parte, mentre i crediti d’imposta ottenuti venivano poi ceduti e monetizzati.

I protagonisti del sistema fraudolento

Al centro dell’indagine figurano un commercialista di Modica e un ingegnere di Pozzallo, indicati come promotori e organizzatori del meccanismo illecito. Il primo, consulente fiscale e amministratore di diversi condomini coinvolti, avrebbe beneficiato della quota più consistente dei proventi. Il secondo, nel ruolo di direttore dei lavori, avrebbe certificato falsamente l’avanzamento e la conclusione degli interventi edilizi, consentendo la generazione e lo sblocco dei crediti fiscali nei “cassetti” delle strutture abitative.

A sostenere la presunta organizzazione anche due imprenditori locali, proprietari di imprese edili considerate compiacenti. Le società avrebbero emesso fatture per lavori mai eseguiti e stipulato contratti fittizi di subappalto con ditte cartiere, fornendo la copertura documentale necessaria a legittimare gli incentivi. Un artificio, questo, che permetteva ai professionisti di attestare la regolare esecuzione delle opere e successivamente incassare parte dei fondi pubblici.

Ricostruzione dei flussi e conseguenze giudiziarie

Gli accertamenti economici e bancari effettuati dai finanzieri della Compagnia di Modica hanno permesso di ricostruire nel dettaglio il tracciato dei crediti ceduti e dei flussi finanziari correlati, individuando operazioni di riciclaggio e autoriciclaggio. Le somme ottenute in maniera indebita, secondo gli inquirenti, venivano trasferite tra conti e attività commerciali riconducibili agli indagati per “ripulirne” la provenienza.

Oltre ai quattro arrestati, sono 14 le persone denunciate per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, utilizzo di false fatture e reati finanziari. Disposte anche nove perquisizioni tra Modica, Ispica, Pozzallo e Roma, insieme al sequestro preventivo delle società coinvolte e dei crediti fittizi.

L’operazione rappresenta un ulteriore tassello nella lotta ai raggiri legati agli incentivi edilizi, un settore che negli ultimi anni ha attirato attenzioni e controlli serrati per via delle ingenti risorse pubbliche in gioco. Le autorità ribadiscono che i controlli proseguiranno per tutelare le agevolazioni fiscali destinate ai cittadini e alle imprese che operano nel rispetto delle regole.