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Cronaca

Sequestro lampo a Vittoria, il 17enne sta bene: resta il mistero sul movente

di Andrea Scarso -





Un sequestro breve ma inquietante, un ritorno a casa che ha sollevato più domande che risposte. È questo il quadro che emerge dal caso del diciassettenne rapito giovedì sera a Vittoria e rilasciato il giorno dopo.

Il ragazzo si è presentato spontaneamente al commissariato, accompagnato da un amico incontrato per strada, poche ore dopo la liberazione. Le sue condizioni sono apparse buone: non sarebbe stato maltrattato né sottoposto a violenze. Lo stesso procuratore di Ragusa, Francesco Puleio, che ha convocato una conferenza stampa per aggiornare i giornalisti, ha escluso che ci sia stata una richiesta di denaro o che il gesto avesse finalità estorsive. «Non c’è stata nessuna richiesta di soldi alla famiglia e il giovane è stato trattato bene», ha precisato in conferenza stampa.

Le indagini e i punti oscuri

Nonostante la conclusione positiva per la vittima, il mistero rimane fitto. Le versioni fornite finora parlano di un commando composto da quattro uomini, incappucciati, che hanno agito a bordo di due autovetture. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero immortalato una Panda utilizzata durante il blitz, avvenuto in una zona periferica della città.

Il ragazzo, ascoltato a lungo dagli investigatori, ha raccontato di essere stato tenuto in campagna, senza sapere però dove. Alcuni testimoni hanno riferito che i rapitori parlassero con accento vittoriese. Nessuna intimidazione pregressa alla famiglia risulta agli inquirenti.

Il lavoro degli investigatori

«Devo dare atto del sacrificio delle forze di polizia che si sono prodigate nelle ricerche e nelle indagini», ha sottolineato Puleio, affiancato dal questore di Ragusa, Marco Giambra, dal dirigente della Mobile, Andrea Monaco, e dal dirigente del commissariato di Vittoria, Giovanni Arcidiacono. Le indagini, ha aggiunto il procuratore, restano aperte su più fronti: «Stiamo verificando ogni dichiarazione e ogni dettaglio emerso in queste ore».

Un video, già acquisito dagli inquirenti, mostrerebbe a distanza il momento del sequestro. Ma, al di là delle immagini, restano da chiarire il movente, la dinamica e le ragioni di un’azione tanto eclatante.

Emergenza sicurezza

La vicenda, che ha destato forte allarme nella comunità, rilancia il tema della sicurezza nel territorio ibleo. «È stato importante incontrare la stampa – ha detto Puleio – perché la popolazione meritava risposte. Ma serve anche un rafforzamento degli organici e dei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine e della magistratura in questa provincia».

Oggi l’unica certezza è che il giovane è tornato a casa sano e salvo. Tutto il resto, compreso il perché sia stato rapito e chi ci sia dietro il blitz, rimane ancora avvolto nell’ombra.