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Attualità

Addio a Claudia Cardinale, diva del cinema italiano e volto immortale del Gattopardo

di Andrea Scarso -





Claudia Cardinale morta a 87 anni, si è spenta a Parigi dove viveva da tempo; nata a Tunisi il 15 aprile 1938, l’attrice ha incarnato – insieme a Sophia Loren e Gina Lollobrigida – quella generazione irripetibile di stelle che negli anni Cinquanta e Sessanta portò il cinema italiano sulle vette mondiali.

Il Gattopardo e il ruolo immortale di Claudia Cardinale

La sua bellezza luminosa e la sua presenza scenica si intrecciano indissolubilmente al capolavoro di Luchino Visconti, Il Gattopardo (1963), tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel ruolo di Angelica Sedara, Cardinale diede corpo e anima al volto della nuova borghesia siciliana che scalzava un’aristocrazia ormai al tramonto.

Angelica, giovane e sensuale, diventa l’oggetto del desiderio di Tancredi Falconeri (Alain Delon), nipote del Principe Fabrizio di Salina (Burt Lancaster). È proprio il Principe, consapevole della fine di un’epoca, a benedire quell’unione come simbolo della trasformazione storica in atto: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.

La scena del ballo a Palermo

Indimenticabile rimane la sequenza del ballo girata a Palermo, nella Sala degli Specchi del Palazzo Valguarnera-Gangi. Un valzer sospeso nel tempo, dove la Cardinale – avvolta da abiti fastosi – divenne incarnazione visiva del passaggio tra antico e moderno, tra il lusso che si spegneva e la società che avanzava.

Un’eredità senza tempo

Claudia Cardinale non è stata solo la musa di Visconti. La sua carriera l’ha vista lavorare con registi come Fellini, Leone, Germi, Damiani. Attrice cosmopolita, ha saputo conservare sempre una cifra personale, elegante e magnetica, lontana dagli eccessi ma vicinissima al cuore del pubblico.

Con la sua scomparsa si chiude un altro capitolo della grande stagione del cinema italiano. Ma resta viva l’immagine di Angelica che volteggia tra gli specchi di un palazzo barocco siciliano, simbolo eterno di un Paese che nel Novecento seppe raccontarsi al mondo attraverso la magia del grande schermo.