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Sanità

Body cam al Policlinico di Messina: UGL esulta per il nuovo strumento di sicurezza

di Federico Conti -





L’introduzione delle body cam al Policlinico di Messina segna un passo decisivo nella tutela di medici e infermieri, troppo spesso vittime di episodi di aggressione nei reparti e nei pronto soccorso. Le mini videocamere, applicate direttamente alle divise del personale sanitario, potranno essere attivate in caso di necessità per registrare audio e video, fungendo da deterrente e strumento di protezione.

UGL: “Una svolta per la sicurezza del personale sanitario”

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dalla UGL Salute di Messina. Fabrizio Denaro, segretario provinciale, insieme ad Andrea Ficarra e Tonino Sciotto, ha sottolineato come questa misura rappresenti un risultato atteso e più volte richiesto dal sindacato.

In una nota ufficiale, la UGL ha ribadito: “Si tratta di un passo importante per la sicurezza del personale sanitario, che ogni giorno affronta situazioni complesse e spesso rischiose. Le nostre proposte includevano non solo le body cam, ma anche sistemi di tracciamento del percorso del paziente nei pronto soccorso, interventi fondamentali per garantire maggiore tutela, trasparenza e organizzazione del lavoro”.

La posizione della Direzione Strategica

L’AOU “G. Martino” ha accolto positivamente l’iniziativa, dimostrando – secondo il sindacato – attenzione e sensibilità verso un tema cruciale come quello della sicurezza negli ospedali. Tuttavia, la UGL ha evidenziato che le body cam da sole non bastano: servono ulteriori misure strutturali e organizzative per restituire serenità sia ai lavoratori sia ai pazienti.

Un ospedale più sicuro e rispettoso

L’introduzione delle body cam al Policlinico di Messina rappresenta quindi un primo, significativo traguardo. Ma la sfida rimane aperta: trasformare l’ospedale in un luogo di cura davvero sicuro, protetto e rispettoso della dignità di chi vi lavora e di chi vi si rivolge per ricevere assistenza.

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