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Agrigento

“Piromane a Favara”: il sindaco denuncia incendi dolosi nel centro storico

di Andrea Scarso -





Favara (Agrigento), 14 settembre 2025 – È scattata la denuncia contro ignoti presentata dal sindaco Antonio Palumbo ai carabinieri della Tenenza locale: negli ultimi giorni, numerosi residenti hanno segnalato roghi sospetti nei cumuli di rifiuti abbandonati nel centro storico, alimentando il sospetto che sia in azione un piromane a Favara.

Episodi ripetuti nel cuore antico della città

Le segnalazioni parlano chiaro: gli incendi, accesi spesso durante il giorno, si verificano quasi sempre nella stessa area degradata del centro storico, in prossimità dei “Canali”, in particolare lungo via Reale. A finire in fiamme sono soprattutto rifiuti abbandonati e immobili disabitati o in stato di abbandono, usati talvolta come rifugio da senzatetto o personale senza fissa dimora.

Pericolo per la salute e allarme sociale

Oltre al danno materiale, i roghi rappresentano un serio rischio per la salute pubblica: fumo, odore, residui tossici nei pressi delle abitazioni aumentano la preoccupazione dei cittadini. Il degrado ambientale si accompagna all’aumento dell’allerta nella comunità, che reclama interventi urgenti per mettere fine a questi episodi fastidiosi e pericolosi.

Le azioni del sindaco e le indagini in corso

Di fronte alla gravità della situazione, il sindaco Palumbo ha raccolto le testimonianze provenienti soprattutto dai canali social e dal quartiere interessato, disponendo una denuncia formale. Sulla vicenda è stata informata la Procura della Repubblica di Agrigento, e le indagini sono affidate ai militari dell’Arma, con l’obiettivo di individuare l’autore o gli autori degli incendi.

Un fenomeno con radici profonde

Secondo quanto emerso, non si tratterebbe di casi isolati: la sequenza di incendi dolosi si trascina da almeno due o tre anni. I residenti segnalano la ripetuta insicurezza dell’area, che oltre al rischio incendi convive con il degrado edilizio, l’abbandono e la mancanza di interventi strutturali.