Un caso sospetto di West Nile a Palermo
Un sospetto caso di West Nile Palermo riguarda una paziente di 77 anni ricoverata al Policlinico per diverse patologie. Oltre agli accertamenti clinici, i medici hanno eseguito anche un test per verificare l’eventuale presenza del virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette.
Test e osservazione
Il primo riscontro del test ha dato un flebile segnale positivo, ma l’ospedale precisa che serviranno ulteriori esami nei prossimi giorni per confermare o escludere definitivamente l’infezione. La donna, ricoverata nel pomeriggio, resta sotto stretta osservazione. Il periodo di incubazione del virus West Nile varia dai 2 ai 14 giorni, ma nei soggetti con sistema immunitario compromesso può arrivare fino a 21.
Due nuove vittime nel Lazio
Mentre a Palermo si attendono conferme, nel Lazio si registrano due nuove vittime del West Nile. Si tratta di un uomo di 84 anni di Latina, affetto da leucemia linfatica e deceduto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti, e di una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e morta ieri sera. Con questi casi, i decessi legati al virus salgono a 12 nella Regione.
I numeri del West Nile fino ad ora
Secondo l’ultimo bollettino dello Spallanzani, nel Lazio sono stati individuati 8 nuovi casi: due con sindrome neurologica, cinque con febbre da West Nile e un donatore asintomatico, scoperto grazie agli screening del Centro regionale sangue. Le nuove positività sono emerse a Cassino, Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, le diagnosi confermate di infezione da West Nile in Italia nel 2025 salgono a 182.