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Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria: la Sicilia tra le grandi beneficiarie

di Andrea Scarso -





L’Alta Velocità si avvicina alla Sicilia. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha aggiudicato la maxi gara da 1,6 miliardi di euro per la realizzazione della nuova Galleria Santomarco, 22 chilometri di tracciato – di cui 17 in sotterranea – lungo la linea Cosenza-Paola/San Lucido, parte integrante del futuro collegamento Av/Ac Salerno-Reggio Calabria.

Un’infrastruttura destinata a rivoluzionare la mobilità del Mezzogiorno e ad avvicinare concretamente l’Isola al resto d’Italia e d’Europa. L’opera, che dovrebbe entrare in esercizio nel 2032, rientra infatti nel Corridoio europeo TEN-T Scandinavia–Mediterraneo, lo stesso asse su cui poggia la strategia infrastrutturale che lega il Ponte sullo Stretto alla rete ferroviaria ad Alta Velocità.

I vantaggi dell’Alta Velocità per la Sicilia

L’accelerazione dei cantieri al Sud ha una conseguenza diretta: la Sicilia non sarà più percepita come periferia estrema, ma come cerniera strategica tra l’Europa e il Mediterraneo. La nuova linea Av/Ac ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza verso il Nord, potenziando anche i collegamenti merci dal Porto di Gioia Tauro e aprendo così scenari inediti per i porti siciliani – Palermo, Catania, Augusta – che potranno inserirsi nelle catene logistiche Asia–Europa.

Le nuove opportunità turistiche

Il collegamento rapido con Reggio Calabria e Salerno significa anche maggiore attrattività turistica: per i flussi provenienti dall’Italia e dall’estero raggiungere la Sicilia diventerà più veloce, favorendo un incremento delle presenze. A beneficiarne non saranno solo le grandi città, ma anche i territori interni, in una prospettiva di riequilibrio infrastrutturale che il Sud attende da decenni.

Un tassello verso il Ponte

La Galleria Santomarco e l’intera linea Av/Ac Salerno-Reggio Calabria rappresentano l’anticamera del collegamento stabile sullo Stretto. Solo integrando la rete veloce con il Ponte, la Sicilia potrà inserirsi davvero nel cuore delle dinamiche europee di sviluppo, logistica e produzione.

Non a caso il progetto è inserito tra le opere strategiche del piano Cantieri Parlanti del Gruppo FS, con il supporto del Ministero delle Infrastrutture. È il segno che l’Italia guarda al Sud come leva di crescita per l’intero Paese.

In prospettiva, per la Sicilia si apre una stagione nuova: infrastrutture moderne, connessioni più rapide e la possibilità di diventare hub naturale del Mediterraneo. Come scriveva Sciascia, “la Sicilia è metafora del mondo”: questa volta, però, può diventare anche motore di futuro.