Inchiesta contributi Ars, Mulé: «Galvagno? Schifani rispettoso della presunzione di innocenza»
«È una vicenda che leggo sui giornali, si tratta di una vicenda di carattere di tipo penale e come tutte le inchieste di questo tipo va osservata innanzitutto la cosiddetta presunzione di innocenza e soprattutto la capacità che hanno i soggetti indagati di spiegare eventualmente quello che gli viene rimproverato. C’è un problema politico, una questione politica. Il presidente dell’Ars ha già annunciato le sue eventuali dimissioni, un passo indietro, in caso di rinvio a giudizio e penso che questo obbedisca anche al rispetto che bisogna aver per il lavoro dei magistrati ma soprattutto per chi dall’esterno guarda, abbastanza sconcertato, quello che si legge sui giornali»
Così il vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè (Forza Italia) parlando coi giornalisti, a margine di un evento a Palermo, dell’inchiesta della procura che vede indagato, fra gli altri, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno (Fdi) per corruzione. «Quando si tratta di intercettazioni sappiamo che ciò che viene riportato negli atti può essere letto, o si legge, con lenti diverse da quello che normalmente succede, poi la gente spiega e magari si capisce che ha un senso diverso», ha aggiunto. «Sicuramente si tratta però di una vicenda che pretende, soprattutto per la caratura dei soggetti coinvolti, chiarezza e penso che il loro primo interesse sia fare chiarezza al più presto». Partendo sempre dalla presunzione di innocenza.
Diabete, a Palermo progetto “Vulnerabili”
Il vicepresidente della Camera dei deputati si trova nel capoluogo siciliano per la presentazione del progetto “Vulnerabili“, frutto della collaborazione tra Novo Nordisk e Banco Farmaceutico, con il coinvolgimento di due associazioni: il Centro Astalli e il Centro di Accoglienza Padre Nostro. «I vulnerabili sono soggetti che vanno protetti, si tratta di una popolazione che purtroppo cresce sempre di più e, o rinuncia a curarsi, o non è proprio in grado di accedere al servizio sanitario nazionale. Questa è una iniziativa lodevole e prestigiosa, è la prima volta che si fa in Italia e in Europa. Cominciamo da Palermo perché è una di quelle città che ne ha più bisogno. Si garantisce, attraverso alcuni centri di Palermo che meritoriamente fanno da sentinella, l’accesso non soltanto all’insulina a vita ma anche a tutti i dispositivi medici che sono necessari. Una grande collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore e un grande azienda farmaceutica».