Dispersione scolastica a Palermo: il 19 novembre convegno di Sant’Erasmo Nautilus e TED Formazione
Convegno sulla dispersione scolastica rivolto ai quartieri Sperone e Brancaccio, quartieri periferici di Palermo, che coinvolgerà attori del mondo scolastico, del terzo settore e delle istituzioni, per dibattere sugli interventi da agire nei singoli territori.
La dispersione scolastica e la devianza minorile sono due fenomeni complessi e interconnessi che affliggono molte realtà territoriali, con gravi conseguenze sia per i ragazzi coinvolti che per la società nel suo complesso.
Dai dati emergenti dalla recente “Inchiesta sulla condizione minorile in Sicilia” condotta dalla Commissione Antimafia dell’ARS, risulta come… “Gli indici di dispersione scolastica riferiti dai Tribunali per i minori restano tra i più alti d’Europa, con un picco drammatico nel passaggio tra la scuola media e le superiori. E con un vulnus ulteriore: dove non arriva l’offerta formativa ed educativa dello Stato spesso arriva la criminalità organizzata, con un sistema di seduzioni, valori e reclutamenti che segna per sempre il destino di questi minori… “
Da tale emergenza sociale nasce l’idea da parte di Associazione Sant’Erasmo Nautilus – OdV e Associazione TED Formazione Professionale – ETS, realtà che si confrontano quotidianamente con giovani delle periferie palermitane quali quelle dello Sperone e Brancaccio, di realizzare un convegno sul tema che possa rappresentare un primo passo fondamentale per sensibilizzare comunità e avviare un percorso di confronto e di co-progettazione di interventi mirati.
Il convegno si svolgerà dalle ore 09.30 del 19 novembre presso i locali dell’Associazione Sant’Erasmo Nautilus siti a Palermo, Porticciolo Sant’Erasmo – Edificio B e vedrà la partecipazione in qualità di relatori, degli attori del mondo scolastico, del terzo settore e delle istituzioni direttamente coinvolti nella programmazione e attuazione d’interventi di prevenzione e contrasto alla dispersione.
La necessità infatti è quella non solo di discutere le possibili strategie di intervento con istituzioni, scuole, terzo settore e stakeholders territoriali, ma anche e soprattutto quella di creare una rete di collaborazione concreta che possa avviare un processo di cambiamento positivo nei territori target.