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Attualità

Gibellina Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026

di Francesca Gallo -





È Gibellina, Comune della provincia di Trapani, ad aggiudicarsi il titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. 

La proclamazione, avvenuta nella mattinata di oggi, a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura, ha tenuto con il fiato sospeso la comunità gibellinese che ha seguito da remoto i lavori in Sala Spadolini, nel corso di una cerimonia presieduta dal Ministro della cultura, Alessandro Giuli, svoltasi alla presenza, tra gli altri, del direttore generale Creatività Contemporanea, Angelo Piero Cappello e della presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo in collegamento da Torino.

La cittadina siciliana conquista il prestigioso riconoscimento con il progetto “Portami il futuro”, scelto tra i dossier presentati dai cinque comuni finalisti: Carrara, con il progetto “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”; Gallarate,  con “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”; Pescara con il progetto “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni” e Todi con “Ponte contemporaneo”. 

Si dice profondamente orgoglioso il Sindaco Salvatore Sutera. “Ringrazio la Giuria e la commissione esaminatrice che ha creduto nel progetto presentato dal Comune di Gibellina – dichiara – con cui la città diviene, di fatto,  la prima capitale italiana dell’arte contemporanea. Ma prima di ogni altra cosa – aggiunge – il mio pensiero primario va alla figura di Ludovico Corrao che col suo sogno visionario ha permesso a questa città, distrutta dal terremoto del 1968, di rinascere, dandole quella identità perduta.  

Questo riconoscimento rappresenta un momento importante per la città di Gibellina e per il territorio e contribuirà a dare slancio a quell’opera di rilancio avviata da Corrao e da tutta la cittadinanza che se n’è resa partecipe”. 

Con il titolo di capitale italiana dell’arte contemporanea Gibellina porta a casa un milione di euro, somma finanziata dal Ministero della Cultura che verrà impiegata per elaborare i progetti presentati nel corso della candidatura, attraverso un programma strutturato, capace di valorizzare il proprio territorio, con il coinvolgimento dei giovani talenti, di artisti contemporanei nazionali e internazionali, nell’ottica di generare coesione, inclusione sociale, innovazione, crescita economica e benessere, individuale e comunitario.

“La proclamazione di oggi è la prima tappa di un percorso ambizioso, immaginato e realizzato per rendere un nuovo, poderoso tributo alla creatività e al genio italiano – ha commentato il ministro Giuli. L’istituzione di questo titolo è la conferma dell’impegno fattivo del Governo per restituire all’Italia, alle sue città, ai suoi territori, ai suoi abitanti, la consapevolezza di essere l’Italia”.

“E’ un riconoscimento per tutta la Sicilia – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani, nell’esprimere soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026 – celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale”.

Così, dopo Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento. Un segno tangibile della straordinaria ricchezza culturale dell’Isola che rappresenta uno scrigno a cielo aperto, dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile. “Anche questa designazione – commenta l’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, Francesco Scarpinato – è il segnale che stiamo lavorando nella giusta direzione, nel segno della tutela, della valorizzazione e della corretta fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale”.

Queste le motivazioni della Giuria: “La prima capitale italiana dell’arte contemporanea, con la sua candidatura, offre al nostro paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugandone il presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale, per il suo coinvolgimento delle giovani generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali, per il fatto di essere città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città opera e una città da abitare, per il suo progetto con il quale la città diventerà un grande laboratorio, dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.