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Attualità

”A Braccia Aperte”, progetto per combattere la dispersione scolastica nel Sud Italia

di Elisa Petrillo -





“A Braccia Aperte”, parte un’iniziativa mirata a combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica nei territori del Mezzogiorno, con particolare attenzione al comune di Adrano.
L’iniziativa, che durerà due anni, è finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma NextGenerationEU nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 – Componente 3, volto a sostenere interventi socio-educativi nelle regioni più svantaggiate d’Italia.

“A Braccia Aperte” nasce con un obiettivo ambizioso ma cruciale: migliorare il sistema educativo locale e ridurre il rischio di abbandono scolastico. Il target primario sono i bambini tra i 5 e i 10 anni, frequentanti le scuole primarie di Adrano, ai quali verranno offerte opportunità educative innovative e ludiche in un contesto più inclusivo e stimolante.

Il progetto è realizzato dal Consorzio Umana Solidarietà, in collaborazione con il Comune di Adrano, l’Istituto Comprensivo “Canonico Vincenzo Bascetta”, l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Guzzardi” e la cooperativa sociale C.A.S.A. onlus. Questo network di attori locali lavora in sinergia per rispondere alle sfide educative del territorio, offrendo ai minori coinvolti un supporto costante e qualificato.

Il contesto: la sfida della dispersione scolastica nel Mezzogiorno

La povertà educativa e la dispersione scolastica rappresentano due dei problemi più complessi nelle regioni del Sud Italia, dove la carenza di servizi, l’isolamento geografico e le difficoltà socio-economiche delle famiglie pesano notevolmente sulla crescita e l’istruzione dei bambini. Il progetto “A Braccia Aperte” mira a intervenire direttamente su questi aspetti, cercando di invertire la rotta attraverso azioni che promuovano l’inclusione e il benessere dei minori.

Tra gli interventi proposti vi sono la creazione di centri di aggregazione giovanile, attività educative trasversali che vadano oltre le classiche lezioni in aula, laboratori creativi e sportivi, eventi di socializzazione e tanto altro. L’idea di fondo è trasformare la scuola in un luogo aperto e accogliente anche al di fuori degli orari canonici, rendendola un punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie.

La centralità della famiglia: una “Comunità educante”

Uno dei pilastri del progetto è il coinvolgimento attivo delle famiglie. “A Braccia Aperte” prevede infatti percorsi di formazione per i genitori, mirati a rafforzare le competenze educative e a rendere più consapevoli i genitori del loro ruolo fondamentale nel percorso formativo dei figli.

In questa visione, la scuola non è più vista come un’entità separata, ma come parte integrante di una “Comunità educante”, dove l’alleanza tra famiglie, insegnanti e istituzioni diventa essenziale per affrontare in modo efficace e condiviso i bisogni educativi dei più piccoli. Le attività destinate ai genitori spaziano dal sostegno psicologico all’insegnamento di nuove strategie educative, con l’obiettivo di creare un tessuto sociale più coeso e solidale attorno ai bambini.

I numeri e gli obiettivi del progetto

Il progetto, con una durata complessiva di 24 mesi, punta a coinvolgere un numero significativo di bambini e famiglie del comune di Adrano. Grazie ai fondi messi a disposizione dal programma NextGenerationEU e dal PNRR, saranno realizzati interventi concreti che mirano a garantire il diritto allo studio, ma anche a rafforzare la partecipazione attiva dei cittadini nelle dinamiche educative.

“Vogliamo creare un ambiente in cui nessun bambino si senta escluso”, afferma un rappresentante del Consorzio Umana Solidarietà. “La dispersione scolastica è un fenomeno che incide pesantemente sul futuro dei ragazzi e, in prospettiva, su quello dell’intera comunità. Con questo progetto, vogliamo invertire questa tendenza, lavorando non solo sui bambini, ma anche sul contesto familiare e sociale che li circonda”.

Attività sul campo: sport, laboratori e momenti di condivisione

Nel dettaglio, le attività previste da “A Braccia Aperte” non si limitano all’ambito scolastico, ma comprendono anche momenti di svago e aggregazione, considerati fondamentali per lo sviluppo armonioso dei bambini. Sport, laboratori artistici e creativi, momenti di gioco organizzato saranno integrati nel percorso educativo per offrire ai bambini una varietà di stimoli che ne favoriscano la crescita personale e sociale.

Questi spazi di aggregazione non saranno solo per i minori, ma aperti anche ai genitori, che potranno partecipare attivamente alla vita della “Comunità educante”. L’obiettivo è quello di creare una rete di supporto solida, capace di rispondere alle esigenze di tutti i membri della comunità, garantendo un ambiente sicuro e stimolante in cui i bambini possano crescere serenamente.

Un impegno a lungo termine

Il progetto “A Braccia Aperte” si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a ridurre le disuguaglianze educative e sociali nel Sud Italia, con particolare attenzione ai territori più marginalizzati e a rischio. Il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle scuole e delle famiglie garantisce che questo progetto non sia solo un intervento temporaneo, ma che abbia un impatto duraturo nel tempo.

Per coloro che fossero interessati a partecipare o desiderassero maggiori informazioni, è possibile contattare il Consorzio Umana Solidarietà via e-mail all’indirizzo info@consorzioumanasolidarietà.it o telefonare al numero 0933 981792.

Il progetto “A Braccia Aperte” rappresenta un’opportunità concreta per costruire un futuro migliore per i giovani di Adrano, puntando a creare una società più inclusiva, equa e solidale, dove ogni bambino abbia la possibilità di realizzare il proprio potenziale.