Agricoltura territorio Sciacca: l’acqua del Lago Arancio garantirà l’irrigazione nelle prossime settimane
“Nonostante la grave crisi in atto, l’irrigazione per il comprensorio agricolo saccense sarà comunque garantita!”
A dichiararlo è l’assessore all’agricoltura del Comune di Sciacca, Francesco Dimino, a margine di un incontro, svoltosi nelle scorse ore a palazzo di città, per fare il punto sulla situazione siccità e sugli interventi in corso per affrontare la crisi idrica del comparto agricolo.
Il confronto con il commissario del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, Baldo Giarraputo, presente alla riunione, ha permesso di confermare che il Lago Arancio garantirà la disponibilità d’acqua necessaria per irrigare i campi nelle prossime settimane.
Finalmente un respiro di sollievo in un’estate rovente, contrassegnata da uno dei più critici periodi di siccità che sta mettendo letteralmente in ginocchio la Sicilia intera, costringendo a razionare le risorse idriche disponibili. Tra queste le acque del Lago Arancio, invaso artificiale realizzato nel territorio di Sambuca di Sicilia, negli anni ’50, con la costruzione di una diga sul fiume Carboj, ad oggi la più importante fonte di approvvigionamento idrico a servizio del comparto agricolo esteso dalla Valle del Belice a Sciacca e che già ha attraversato momenti di crisi a causa del bloom algale del lago, che ha reso impossibile l’irrigazione per diversi mesi nel recente passato.
L’incontro svoltosi a Sciacca, a cui hanno preso parte anche i rappresentanti dei Comuni del comprensorio: i Sindaci di Menfi, Vito Clemente, di Sambuca di Sicilia, Giuseppe Cacioppo, i consiglieri comunali di Sciacca, Paolo Mandracchia, Lorenzo Maglienti ed Alessandro Currei, insieme a rappresentanti di organizzazioni sindacali e di categoria degli agricoltori, tra cui CoopAgri, Movimento Spontaneo degli Agricoltori e UCI, ha, così, permesso di arrivare a dei risultati che consentono di intervenire nell’immediato a sostegno di un comparto agricolo da tempo in sofferenza.
Rispondendo alle richieste degli agricoltori, il commissario Giarraputo ha, inoltre, deciso di prolungare la distribuzione d’acqua per usi irrigui anche il sabato fino all ore 17, assicurando, così, un supporto continuo alle coltivazioni messe a dura prova in questo periodo cruciale, in cui le elevate temperature rischiano di distruggere interi raccolti.
L’assessore Dimino, che ha presieduto la riunione, ha preannunciato altresì che dal 15 settembre prossimo sarà attivo il sistema di utilizzo delle acque reflue del depuratore di Castelvetrano per il comprensorio trapanese, scongiurando, in questo modo, ulteriori disservizi a danno del comprensorio agricolo saccense e dell’hinterland, come quanto accaduto appena una settimana fa, con l’interruzione improvvisa dell’irrigazione prevista per la giornata di sabato scorso, 3 agosto. Situazione denunciata con forza dall’assessore, che dopo varie interlocuzioni avviate con il Consorzio di Bonifica Agrigento 3, apprendeva che l’acqua proveniente dal Lago Arancio, destinata al territorio di Sciacca, era stata, invece, dirottata verso la provincia di Trapani.
Su impulso del Prefetto di Trapani, con apposita nota del Dipartimento Regionale all’Agricoltura era stato disposto lo spostamento di 2 milioni di metri cubi di acqua del Lago Arancio alle zone del trapanese per permettere di irrigare i campi. Scelta, ovviamente, non condivisa né dall’amministrazione comunale di Sciacca, nè da quelle dei Comuni vicini che afferiscono al Lago Arancio: Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, i cui sindaci in documento comune, inoltrato al Dipartimento all’Agricoltura, denunciavano tutta la preoccupazione per la situazione che attualmente colpisce i comprensori agricoli del territorio agrigentino.
“Anche il nostro territorio soffre per le alte temperature di queste settimane – dichiara l’assessore all’agricoltura del Comune di Sciacca, Francesco Dimino – e la sospensione improvvisa dei turni di erogazione nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 agosto ha causato gravi danni agli imprenditori agricoli locali. Una decisione che ha messo a rischio agrumeti, con alcune piante in procinto di seccare, vigneti, prossimi alla raccolta ed uliveti situati in una delle zone più produttive di olio”.
La situazione è critica e richiede interventi immediati per salvaguardare il il nostro patrimonio agricolo. Pertanto – conclude l’assessore – è fondamentale che i nostri agricoltori possano contare su una fornitura idrica stabile e prevedibile, soprattutto in questo periodo di temperature estreme”.
Tra le rassicurazioni rese dal commissario del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, nel corso dell’incontro saccense, la certezza che nel Lago Arancio ci sono ancora circa 5 milioni e mezzo di acqua che si possono utilizzare a sostegno del comprensorio agricolo saccense, scongiurando ulteriori danni alle colture.