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Biagio Conte e il suo percorso nella natura e nei luoghi della sua missione

Uno spazio dove il missionario laico fu eremita. Lungo 1,8 chilometri, con un dislivello di 110 metri, da Portella Colla prima fino al versante nord di Cozzo Sella

di massimilianoadelfio -





Biagio Conte. Indimenticato ed indimenticabile. Esempio di vita, prima, durante e oltre la sua. Essempio di natura bella. E un sentiero nella natura a lui dedicato, nel cuore del Parco delle Madonie, oggi ha vissuto la cerimonia di intitolazione. Un percorso ‘Biagio Conte’, a quasi un anno dalla sua scomparsa. Dalla morte del missionario laico fondatore della Missione di Speranza e Carità. Stamattina, al bivio di Portella Colla, territorio di Polizzi Generosa, si è ancora più sancito “il fortissimo legame tra fratel Biagio e il creato, quella natura selvaggia in cui si isolava dal mondo e si immergeva per dialogare con Dio; filo conduttore di tutta la sua esistenza, della sua vocazione e della sua missione“. Sono le parole pronunciate dal presidente della Regione, Renato Schifani, per rendere omaggio alla memoria di fratel Biagio. Per diffondere la sua testimonianza anche attraverso percorsi nella natura e “per continuare a ringraziarlo per il bene che ha seminato nel nostro territorio e che la sua Missione di Speranza e Carità continua a fare a sostegno dei più fragili“, le parole di Schifani.

E’ il sentiero che Biagio Conte ha percorso nella contemplazione, lungo 1,8 chilometri, con un dislivello di 110 metri, lungo un tracciato della forestale che da Portella Colla prima scende fino al cancello forestale per poi risalire verso il versante nord di Cozzo Sella. E’ il luogo che fu scelto da fratel Biagio nel 2010 per due settimane da eremita. La Regione, sistemerà il rifugio forestale per poi concederlo alla missione come luogo di accoglienza Con le autorità, oggi, anche il responsabile della missione, don Pino Vitrano